Archivio per la categoria ‘Poesie’

Mani

Pubblicato: 8 ottobre 2012 da Dario Stissi in Pagine d'inchiostro, Poesie

Sentir le tue mani

nonostante esse non siano vicino,

provar quel piacere

del sentirsi parte di uno stesso cammino,

son bellezze che stentan e rallentan il cuore mio.

Gioisco nel tetro buio in cui la strada attraverso passa

poiché il profumo della tua scia

inebria me e la mia via.

Un’anima dispersa tra valanghe e fitta nebbia,

trova ancor lassù la cima

che il ciel con forza scheggia.

Non lasciar cader i miei passi

al di là di questa reggia.

Lo scrittore nel tempo

Pubblicato: 31 marzo 2012 da Dario Stissi in Pagine d'inchiostro, Poesie
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Tiranno mi rubi le parole.

Solo lasci il mio spirito ardere stanco

dinnanzi al tuo scandir nettamente l’etere intorno.

Brucia o mia volontà,

ardi il desiderio di vincer costui.

Sola, cupa e afflitta dall’eterno prodigio,

la mano cede  al nudo foglio

speranze e passioni di un incontrastato sfogo.

Tu,

 rinneghi la luce e incalzi i nostri sogni

con il tenebroso ritorno della notte.

Che sfigurato sia eternamente,

colui che di te fece

nostro incubo e invincibile tormento.

Primavera

Pubblicato: 25 marzo 2012 da Dario Stissi in Pagine d'inchiostro, Poesie
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Lieve arriva odor di sole,

fiore schiuso della vita in terra.

Soave brilla la rugiada,

inestimabil tesoro d’un petalo nascente.

All’orizzonte il grigior passato,

cascata di profumi di un inverno uscente.

Lassù una rondine saluta il dì,

taciturna e solitaria, speranzosa e danzante.

Quegli spogliati e infreddoliti rami,

nudi nel gelido inverno,

si vestono e si tingono di fragili frutti in grembo.

Il cuor affranto riconosce il batter di una donzella,

si rallegra dell’amor che in petto spera.

L’inebriante sinfonia

di sua maestà la Primavera.

Dario

L’infinito

Pubblicato: 30 gennaio 2012 da Dario Stissi in Poesie
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Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.

Giacomo Leopardi

Al di sopra del bene e del male…

Pubblicato: 20 dicembre 2011 da Dario Stissi in Pagine d'inchiostro, Poesie

Sopra di noi l’azzuro,
il grigio sfumato dell’usurpazione umana,
il nero duro delle tenebre.
Terra ricoperta dall’infinito,
macchina in movimento sospesa nel nulla dell’esistenza.
Sopra di noi
Chi?
Cosa?
Arbitro indiscusso tra cattiveria e bontà,
movimenta i fili della vita
spostando parti di un universo a noi sconosciuto.
Forza nascosta dell’effimero respiro,
senso innato dell’audace giogo dei destini.
Chi?
Cosa?
In balia di un vento brutalmente assente,
presente solo nei più reconditi nascondigli dell’anima.
Lo conosciamo non conoscendolo,
lo sentiamo non udendolo,
ci muove.